Sant’Ilario è un silenzioso borgo di origine medievale rimasto immutato nei secoli. Vista dall’alto colpisce la struttura a forma di spirale del paese, culminante con la chiesa di Sant’Ilario, inglobata nelle antiche mura perimetrali e caratterizzata da un insolito campanile a pianta pentagonale, che in origine era una torre.
Vista di Sant'Ilario
Qui sono nati Giuseppe Pietri (1886-1946), musicista e padre dell’operetta italiana, e il maestro Ugo Soria (1899-1998), autore del Canto del Maggio, protagonista delle tradizionali serenate che fino a pochi anni fa venivano cantate alle ragazze non sposate nella notte fra il 30 aprile e il primo maggio.
“A contesse ed arciduchi di stampo danubiano e parigino egli sostituì personaggi tratti dalla realtà popolare italiana. Giuseppe Pietri rappresenta senza dubbio una tappa miliare nella evoluzione della operetta in Italia, tento che il suo contributo determinante era già riconosciuto nella ‘Enciclopedia Italiana’ edizione 1935.”
Sant'Ilario con le coti. Il paese di Sant'Ilario. In primo piano le formazioni granitiche tipiche del massiccio del Monte Capanne.
L'immagine fa parte del fondo di 33 lastre di vetro datate da fine '800 ai primi anni '10 del Novecento scattate in varie parti dell'Isola d’Elba.
L'immagine fa parte del fondo di 33 lastre di vetro datate da fine '800 ai primi anni '10 del Novecento scattate in varie parti dell'Isola d’Elba.
Lungo le strade sono visibili delle installazioni a forma di pentagrammi realizzati con materiali di recupero dal maestro locale Luca Polesi lungo un percorso sensoriale visivo, tattile e sonoro che consente di accedere con il codice qr all’ascolto delle musiche di Giuseppe Pietri.
Veduta di Sant'Ilario
Sant’Ilario fu anche rifugio di Pietro Gori (1865-1911), di origini elbane, conosciuto come ‘l’anarchico pericoloso e gentile’, avvocato e personaggio di primo piano della vita politica italiana.
Procedendo verso San Piero e seguendo le indicazioni per il Monte Perone, si raggiunge la prossima tappa.