Negli anni ’20 il centro storico di Portoferraio cessò di essere l’isola nell’isola.
Il fossato che divideva la città fortificata dal resto dell’Isola che i Medici avevano fatto costruire a partire dal 1604, fu colmato.
Il ponticello sopra il fossato, realizzato inizialmente in legno, poi in muratura, fu distrutto.
Dopo che il fossato fu colmato, fra il 1920 e il 1925, nell’ampia spianata fu poi costruita nel 1933 la caserma della Finanza, visibile ancora oggi.
Ponticello e via Ninci
Portoferraio - Ponticello con il canale colmato
“L’atto finale fu nel 1925, quando fu demolito l’ultimo simbolo del Ponticello: la porta che per decenni aveva marcato il confine della città di Cosimo. Il pittoresco accesso, oggi vivo solo in vecchie foto, era ornato da fregi architettonici e sormontato dal coronato stemma dei Medici.”
Gozzi in secco al Ponticello
Nel libro ” Per non dimenticare”, lo storico elbano Leonida Foresi ricorda: “La caserma fu poi intitolata a Vittorio Veneto, il 16 dicembre del 1933 arrivò l’88esimo Reggimento fanteria. Durante la seconda guerra mondiale, fu colpita dai bombardamenti e poi ricostruita nelle parti danneggiate. Nel marzo del 1956 arrivarono i primi contingenti della Scuola del Corpo equipaggi della Marina Militare (CEMM) e la caserma fu intitolata a Teseo Tesei. Nel mese di ottobre del 1962 e fino al 1999 , è diventata sede del secondo battaglione Allievi Guardia di Finanza.”
Verso la Torre del Gallo La foto mostra la rada e una parte di fortezze, in prossimità dell'attuale banchina dell'alto fondale.
Si notano installazioni degli Altiforni e sembra essere ancora in piedi la Sanità, l'edificio attiguo alla Torre del Gallo, demolito a metà anni '30.
Si notano installazioni degli Altiforni e sembra essere ancora in piedi la Sanità, l'edificio attiguo alla Torre del Gallo, demolito a metà anni '30.